Sulle etichette di molti prodotti pronti troviamo proprio
questa affermazione. «Ma le cose, in realtà, non stanno in questi termini. Tra la frutta naturale quella frullata l’apporto di
zuccheri, fibre e calorie non cambia (a meno di non aggiungere altri
ingredienti. il latte per esempio).
Quello delle vitamine, invece, sì. La scissione delle molecole prodotta dalle lame del frullatore o del minipimer determina una perdita significativa di queste sostanze. Se poi non si consuma subito, le vitamine diminuiscono anche per effetto dei normali processi ossidativi. E nei prodotti a lunga conservazione il contenuto si riduce ulteriormente. Ma la frutta integra è preferibile anche per un’altra ragione. Ha un potere saziante più elevato. Questo è collegato al fatto che richiede un impegno maggiore, sia dal punto di vista della masticazione sia da quello della digestione.
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