mercoledì 21 agosto 2013

Le 5 regole d'oro per un'abbronzatura sicura

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Ormai nessuno può fare finta di non saperlo: tanto abbiamo fatto, con le nostre dissennate attività  di trasformare il piacere della tintarella in un rischio. All’inizio dell’estate non c’è trasmissione televisiva e rivista che non ricordi alcune precauzioni fondamentali per evitare scottature dannose. Scorgiamole insieme.

1) Non prendete il sole nelle ore centrali della giornata, anche se siete già abbronzate.

2) Ricordate che i raggi ultravioletti ci raggiungono, anche se siamo all’ombra, perché si riflettono sulla sabbia, sull’acqua (e sulla neve e il ghiaccio se siamo in montagna), e penetrano attraverso i tessuti chiari.

3)Non prendete il sole con la pelle bagnata; le goccioline sono come piccoli specchi che moltiplicano la potenza del sole.

4) Ricordate gli occhiali da sole di buona qualità, anche e soprattutto per i bambini (gli occhiali da sole giocattolo, che in quanto scuri fanno dilatare le pupille ma non offrono nessuna protezione, sono dannosissimi).

5) Mangiate frutta e verdura, bevete tantissima acqua e non usate lozioni e profumi alcolici; la combinazione alcol-sole può provocare irritazioni, arrossamenti e macchie sulla pelle.

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L'abbronzatura sicura

I raggi solari sono di tre tipi: UVA, UVB e UVC.

Gli UVA ci abbronzano, non ustionano ma fanno invecchiare la pelle.

Gli UVB provocano scottature ed eritemi, soprattutto nei primi giorni di esposizione al sole.

Gli UVC sono i più pericolosi, provocano mutazioni del DNA e sono cancerogeni. Quando acquistate un protettivo per il sole controllate che sull’etichetta sia indicato con chiarezza che filtra tutte e tre le categorie di raggi ultravioletti. Anche se avete la pelle scura, non utilizzate prodotti con fattore di protezione inferiore a 5: l’abbronzatura sarà più lenta, ma durerà di più e la vostra pelle ve ne sarà grata per sempre.

E i prodotti naturali?

Mi dispiace dirlo, ma è meglio farne a meno. Ci sono svariate formule naturali  di oli naturali abbronzanti, ma si tratta di preparati assolutamente non protettivi. Il rischio di scottature è altissimo, quindi lasciamo stare.

Attenzione: nelle ultime estati è accaduto spesso di leggere di giovani donne ustionate da prodotti abbronzanti naturali. Anche se vi capiterà di leggere il contrario, evitate accuratamente unguenti a base di bergamotto, foglie di fico, cedro, limone, arancio, carote, finocchio, sedano e senape. Con questo non vogliamo dire che la cosmesi naturale non ha nulla da offrire per l’abbronzatura, al contrario!

La vitamina che abbronza

Il beta-carotene, un composto della vitamina A, stimola la produzione di melanina (la sostanza responsabile dell’abbronzatura), Il beta-carotene è presente nella frutta e nelle verdure giallo-rosse: pomodori, peperoni e carote ne sono particolarmente ricchi.

Delle abbondanti insalate, condite con un filo d’olio (essenziale per l’assorbimento del beta-carotene) predispongono l’organismo alla produzione di melanina. Non esagerate: troppo beta-carotene produce carotenemia, una condizione per cui invece di ritrovarsi abbronzati ci si ritrova giallognoli; e non dimenticate la vitamina C, che rinforza la pelle.

 

 

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